La decisione di raccogliere le varie ricette nel mio sito, nasce dal fatto che sempre più persone mi chiedono consigli su come cucinare alcuni alimenti e idee di ricette per preparare i loro pasti quotidiani.
Ho quindi pensato potesse essere utile fare dei tutorial sui vari social (Instagram e Facebook) e una raccolta di ricette che possa servire a tutte le persone che non sono amanti della cucina, sia perché hanno poco tempo, sia perché non sanno come cucinare gli alimenti a loro disposizione.
Non essendo uno chef, le mie ricette sono facili da mettere in pratica sia per i meno esperti sia per coloro che hanno poco tempo da dedicare alla cucina.
Cosa aspetti? Provale subito!
Ingredienti
Procedimento
• Tagliate le verdure a pezzi piccoli.
• Mettete una pentola con dell’acqua a bollire.
• Sciacquare bene in acqua corrente le quinoa. Salare l’acqua di cottura e far cucinare la quinoa per circa 12/15 minuti.
• Nel mentre che l’acqua bolle mettete in una padella antiaderente l’olio ed uno spicchio d’aglio tagliato a metà
• Aggiungete i peperoni e fateli cucinare per 5 minuti. Unire poi le melanzane e dopo qualche minuto le zucchine.
• Salare e aggiungere la curcuma.
• A qualche minuto da fine cottura aggiungere i ceci ed il basilico
• Scolate la quinoa e passatela in padella con il condimento.
• Consumatela tiepida o fredda.
Ingredienti
Procedimento
Ingredienti
Procedimento
Ingredienti
Procedimento
• Spurgate bene le vongole
• In una padella antiaderente mettete metà dell’olio a disposizione( se siete miei pazienti usate metà della quantità d’olio del pasto), con uno spicchio d’aglio tagliato a metà e qualche foglia di basilico.
• Aggiungete le vongole e fatele schiudere a fiamma viva con un coperchio
• Quando saranno schiuse mettetele da parte in un contenitore con un po’ del loro liquido di cottura, eliminando l’aglio
• Mettete l’altra metà dell’olio che avete nel piano alimentare nella padella, con un altro spicchio di aglio intero
• Aggiungete gli asparagi tagliati a pezzetti e far cucinare circa 5 minuti
• Aggiungete il riso e tostatelo in padella per 1 minuto
• Sfumate il tutto con il vino bianco
• Aggiungete piano piano il brodo fatto con acqua e un po’ di sale
• A metà cottura aggiungete le vongole
• A fine cottura cospargete il riso con il prezzemolo tritato
Ingredienti
Procedimento
Unite due uova con l’olio e il latte, sbatteteli con una frusta e lasciateli da parte
Preparate la parte di impasto solida : unite alla farina di castagne il cacao in polvere e mescolate il tutto
Aggiungete un cucchiaino di lievito istantaneo per dolci e unite il cioccolato fondente
Unite l’impasto liquido con gli ingredienti solidi e sbattete il tutto con la frusta fino ad ottenere un composto omogeneo
Riempite gli stampi
Cucinate in forno preriscaldato a 160 gradi per 25 minuti circa (fate la prova stecchino, il tempo di cottura varia a seconda di quanto riempirete gli stampi. Considerate che non lieviteranno come i muffin fatti con la farina con glutine).
Ingredienti
Procedimento
HOSOMAKI
URAMAKI
NIGIRI
Ingredienti
Procedimento
Spesso compriamo al supermercato le bevande vegetali, perché siamo convinti siano più salutari del latte vaccino.
Ma diamo mai un’ occhiata alle etichette per sapere se quello che stiamo acquistando è davvero un buon prodotto?
In realtà la stragrande maggioranza delle bevande vegetali in commercio contengono grandi quantità di zuccheri aggiunti, quindi prima di acquistarle, fai sempre una attenta analisi dei componenti!
Ingredienti
Oggi ti insegnerò a preparare in casa una buonissima bevanda alle mandorle senza zuccheri e semplicissima da fare!
Preparazione per un bicchiere di bevanda a base di mandorle
1) Metti 100 g di mandorle in ammollo in 1 litro d’acqua per tutta la notte
2) La mattina seguente metti le mandorle in un estrattore poco per volta con un goccio d’acqua
3) Rimetti lo scarto raccolto nell’estrattore più volte con un goccio d’acqua per sfruttarlo al meglio
4) La bevanda è pronta per poter essere consumata calda, fredda(anche come base per un frullato di frutta) o calda.
5) Gli scarti non buttarli, sarebbe un vero peccato! Fai come me, utilizzali per preparare un dolce alle mandorle con pochi zuccheri, per cominciare al meglio la giornata.
Ecco a voi delle buonissime polpette di tonno fresco con spinaci, ceci e carote, croccanti fuori ma dal cuore morbido, per conquistare anche il palato dei bimbi più restii al pesce!
È un ottima alternativa a bastoncini di pesce e piatti preconfezionati e precotti, di pessima qualità.
Volete sapere la ricetta?
Ingredienti
Procedimento
Oggi cosa preparate di buono?
Io fusilli di Kamut biologici integrali con carciofi, carote, prezzemolo e salmone selvaggio.
Perché preferire il salmone selvaggio a quello di allevamento?
Perché qualitativamente parlando, non ci sono paragoni! Il salmone allevato non si nutre di krill e gamberetti, come quello selvaggio, ma di mangimi, e quindi le sue carni non sono rosa ma grigie, e per renderlo appetibile ai consumatori, prima della macellazione vengono somministrati additivi chimici o integratori a base di carotene, per colorarne le carni. Come potrete immaginare, anche la qualità delle carni e dei nutrienti vengono meno, vanificando quelle che sono le proprietà salutari derivanti dal consumo di pesce. Sono allevati in spazi ristretti, in cui gli animali sono ammassati, e per questo vanno spesso incontro a malattie e vengono attaccati dai pidocchi di mare, che ne lacerano le carni, le quali essendo infette, a contatto con l’ambiente malsano e inquinato dai liquami dei salmoni stessi, difficilmente tendono a cicatrizzarsi e guarire, perciò sono curati con antibiotici e farmaci.
Inoltre la massiccia diffusione di questi allevamenti intensivi sta causando una riduzione dei salmoni selvaggi, che rischiano l’estinzione.
Ecco qua uno dei casi in cui è meglio spendere qualche euro in più ma assicurarsi di consumare un cibo di qualità! Questo discorso vale per tutti gli alimenti: scegliete sempre prodotti sani e genuini, e se potete da produttori fidati!Perché qualitativamente parlando, non ci sono paragoni! Il salmone allevato non si nutre di krill e gamberetti, come quello selvaggio, ma di mangimi, e quindi le sue carni non sono rosa ma grigie, e per renderlo appetibile ai consumatori, prima della macellazione vengono somministrati additivi chimici o integratori a base di carotene, per colorarne le carni. Come potrete immaginare, anche la qualità delle carni e dei nutrienti vengono meno, vanificando quelle che sono le proprietà salutari derivanti dal consumo di pesce. Sono allevati in spazi ristretti, in cui gli animali sono ammassati, e per questo vanno spesso incontro a malattie e vengono attaccati dai pidocchi di mare, che ne lacerano le carni, le quali essendo infette, a contatto con l’ambiente malsano e inquinato dai liquami dei salmoni stessi, difficilmente tendono a cicatrizzarsi e guarire, perciò sono curati con antibiotici e farmaci.
Inoltre la massiccia diffusione di questi allevamenti intensivi sta causando una riduzione dei salmoni selvaggi, che rischiano l’estinzione.
Ecco qua uno dei casi in cui è meglio spendere qualche euro in più ma assicurarsi di consumare un cibo di qualità! Questo discorso vale per tutti gli alimenti: scegliete sempre prodotti sani e genuini, e se potete da produttori fidati!
Oggi vi presento i miei buonissimi cookies senza glutine e lattosio, con nocciole tostate e cioccolato fondente extra!
Se siete celiaci o intolleranti al glutine questi fanno proprio al caso vostro.
Ingredienti
Procedimento
Unire tutti gli ingredienti solidi e per ultimi l’olio, la purea e l’acqua.
Lavorare fino ad avere una consistenza tale da permettervi di ottenere una pallina compatta, da avvolgere con pellicola trasparente e lasciare in frigo per 30 minuti.
Se dopo il riposo l’impasto vi sembra troppo asciutto aggiungete un goccio d’acqua e lavoratelo, stendete poi l’impasto e con gli stampini create dei biscotti ( io uso un bicchierino da liquore), metteteli sulla teglia rivestita con carta da forno e cucinateli in forno preriscaldato a 170 gradi per 11 minuti. Lasciateli 15/20 nel forno spento e poi fateli sfreddare fuori dal forno.
Sapevate che uno degli ortaggi più consumati in cucina è un superfood? Ebbene sì, sto parlando del pomodoro, ricco in un uno dei più potenti antiossidanti dalle proprietà antitumorali: il licopene, il carotenoide responsabile del suo colore rosso vivo.
Questo carotenoide ha una azione protettiva nei confronti dei radicali liberi,una influenza positiva sulla fertilità maschile e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari riducendo il colesterolo cattivo circolante e aumentando quello buono.
Ma qual’ è il modo migliore per avere la massima biodisponibilità di questa sostanza bioattiva?
Il miglior modo per avere la massima biodisponibilità di questa sostanza attiva è consumare il pomodoro cotto e concentrato, come ad esempio il classico sugo di pomodoro per la pasta, soprattutto se condito con del buon olio EVO, perché il licopene è una sostanza lipofila e viene assorbito maggiormente se associato ai grassi.
Io ho preparato un bel sugo di tonno, per condire gli strozzapreti che vedete in foto, e voi?
Oggi vi farò conoscere un’ottima alternativa alle classiche torte salate e focacce: la farinata di ceci, nota anche come Fainè o cecìna, chiamata così in quanto fatta a partire dalla farina di ceci, ottima sostituta delle classiche farine impiegate in cucina (rispetto alla maggior parte delle quali presenta un indice glicemico più basso, che la rende preferibile nei regimi dietetici rivolti alle persone diabetiche e con sindrome metabolica).
Preparazione
Ecco qua delle barrette energetiche fatte in casa e semplicissime da realizzare, da consumare come spuntino pre-allenamento o a colazione (come faccio spesso io), per iniziare la giornata con la giusta carica in modo goloso e genuino.
Volete sapere come le ho fatte?
Tostare in padella per 5minuti 50 g di riso soffiato e 30 g di quinoa soffiata, a cui vanno aggiunti circa 5 cucchiai di crema di mandorle e miele e crema di nocciole e miele, sciolte a bagnomaria (potete scegliere anche solo una delle due).
Se volete potete aggiungere anche frutta secca, semi oleosi o uva passa all’impasto, che va poi steso in un vassoio e messo in frigorifero per 45 minuti/ 1 ora. Una volta raffreddato, tagliatelo con un coltello a mò di barrette e decorate queste ultime con cioccolato fondente extra all’85%, anche lui sciolto precedentemente a bagnomaria. Conservatele poi in frigorifero.
Siete vegetariani o vegani? Oppure state semplicemente cercando di diminuire il consumo di carne rossa, ma volete seguire una dieta equilibrata? Provate ad aumentare l'assunzione di grano saraceno per mantenere salute e benessere.
Proprio come la quinoa, il grano saraceno vanta un apporto proteico qualitativamente paragonabile alla carne rossa e agli altri alimenti di origine animale.
A differenza dei cereali, il grano saraceno può contare sul pool completo di amminoacidi essenziali; è chiamato pseudocereale perché non fa parte della famiglia delle graminacee ed è naturalmente privo di glutine quindi perfetto anche per celiaci.
È ideale in caso di difficile digestione e malnutrizione per difetto, grazie alle proprietà energizzanti e mineralizzanti e alla facile assimilazione, ecco perché viene spesso utilizzato nei protocolli alimentari per pazienti oncologici.
Provatelo nelle zuppe o nelle insalate, come quella nella foto, con peperoni, zucchine e piselli o qualunque altra verdura a scelta.
Sapevate che i broccoli hanno importanti proprietà antitumorali e detossificanti?
Ebbene sì! Ma per poterne avere beneficio, dobbiamo consumarli nel modo giusto, cioè mangiarli crudi o spezzettarli prima della cottura (rompendone le pareti cellulari), e lasciarli riposare circa 20 minuti in modo da far si che la glucorafanina presente nelle cellule dell’ortaggio fuoriesca e possa trasformarsi in sulforafano, grazie all’azione dell’enzima Mirosinasi, che si trova in un compartimento cellulare separato.
Lo spezzettamento va effettuato a crudo in quanto gli enzimi vengono distrutti dalle alte temperature, a differenza del sulforafano (responsabile del tipico odore che si sprigiona quando cuciniamo le crucifere).
L’ortaggio va poi cotto a vapore, per evitare di disperdere le sostanze attive nell’acqua di cottura.
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